Area metropolitana policentrica del Veneto centrale

Area metropolitana policentrica.

Gruppo di lavoro: Patrizia Messina, Luciano Gallo, Mauro Salvato, Giancarlo Corò, Michelangelo Savino, Adriana Vigneri

 

Il contesto della ricerca

L’Unione Europea, nella programmazione 2014-2020, ha scelto di puntare in modo esplicito sullo sviluppo urbano e sulla “metropolizzazione”, ovvero sul potenziamento delle Regioni metropolitane o City Regions, favorendo il processo di costituzione e consolidamento delle aree metropolitane come addensamento di funzioni e di servizi in grado di costituirsi, motore di sviluppo ed innovazione territoriale ma soprattutto privilegiato nodo di una rete europea e globale in grado di favorire la crescita e ridurre gli squilibri. Non ultimo l’obiettivo, attraverso il sostegno comunitario di fare emergere quelle aree metropolitane latenti, che ancora non hanno ottenuto un riconoscimento politico-amministrativo, ma che svolgono un significativo ruolo nell’organizzazione territoriale e nella struttura economica e sociale dei territori.

Questo orientamento strategico, volto a  finanziare con il 5% delle risorse del FESR, su base nazionale, azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile, con particolare riguardo alle regioni metropolitane o City Regions, ha attivato nei diversi Paesi europei azioni di rafforzamento delle aree metropolitane realizzate, in alcuni casi, con specifiche riforme istituzionali. Nel caso italiano, in questo senso, di particolare rilevanza è il processo di riordino territoriale, avviato dal Governo Monti  (L. 135/2012) e solo in parte completato con la Legge Delrio  (L. 56/2014).

Il concetto di “Area metropolitana” o City Region  tuttavia non può essere adeguatamente tradotto in italiano come “Città metropolitana” senza incorrere in equivoci e confusioni concettuali anche fortemente distorcenti e la definizione normativa che nel nsotor paese è stata definitivamente sancita cpon la L. 56/2014 non solo non rimedia a questo mismatching ma crea ulteriori difficoltà nel governo del territorio e nelle strategie di sviluppo.

Mentre il concetto di Area metropolitana, infatti,  fa riferimento infatti alla dimensione funzionale “di fatto” e a confini definiti convenzionalmente su base statistica, che richiedono un’adeguata estensione della rete di servizi,  il concetto di Città metropolitana è stato inteso come limitato alla sola dimensione politico-amministrativa “di diritto”, e quindi ai confini fissati in genere per legge (come per esempio, nel caso italiano, i confini provinciali), che però in molti casi non corrispondono allo spazio urbano interessato effettivamente al processo di metropolizzazione; tiene insieme territori fortemente disomogenei o con dinamiche particolarmente differenziate; o piuttosto “separa” realtà che al contrario sono funzionalmente, socialmente ed economicamente integrate.

È questo il caso del Veneto, segnato da un marcato policentrismo dell’area metropolitana del Veneto centrale, fortemente integrata, omogenea nelle dinamiche come nelle morfologie territoriali , che la costituzione della Città metropolitana di Venezia ha in parte spezzato definendo un’unità amministrativa che, riproponendo l’ambito provinciale, mantiene insieme unità territoriali al contrario poco legate tra loro

Ci troviamo cioè in presenza di un caso esemplare in cui l’Area metropolitana “di fatto” non coincide affatto con la Città metropolitana “di diritto”, con significative conseguenze sul piano delle politiche e sulle strategie di crescita e di competizione.

Gli studi sull’area metropolitana del Veneto centrale, nota anche come “città diffusa” (Indovina, 1990; 1999), o “arcipelago metropolitano” (Indovina 2005; 2009), sono ampiamente noti e richiamati anche dai documenti di programmazione per lo sviluppo territoriale regionale, come il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) del 1992, rinnovato del 2007 (Documento preliminare Dgr. 2587/2007), che individua due principali sistemi metropolitani: uno veronese a struttura monocentrica, l’altro nell’area del Veneto centrale a struttura policentrica, a cui si collega l’area della Pedemontana ad “aggregazione dispersa”, che presenta relazioni di tipo metropolitano.

La ricerca del CISR si è posta l’obiettivo di analizzare l’impatto delle riforme istituzionali così avviate nel contesto italiano e veneto in particolare, in comparazione con altri casi europei.

 

Eventi:

2019 – Convengo nazionale: Nuove forme di regionalismo e regionalità in Italia e in Europa. Locandina

2014 – Ricerca Dalla Campagna Urbanizzata  all’Area Metropolitana policentrica. Quale governo per lo sviluppo del Veneto centraleLocandina

2014 – Convengo internazionale “Costruire reti di città: il governo di area vasta oltre le province“, con un confronto del caso italiano con altri casi internazionali, quali: Nord Brabant (Olanda); le Fiandre (Belgio); Barcellona (Catalogna); Lisbona (Portogallo). Locandina

2014 –  in occasione della XXXV Conferenza scientifica di AISRE – Associazione italiane di Studi Regionali, Uscire dalla Crisi. Città Comunità e Specializzazione intelligenti, Università di Padova 11-13 settembre.
Tavola rotonda: Reti di Comuni nell’area metropolitana. Per una governance integrata di area vasta (ST 29), Coordinata da: Messina Patrizia, con interventi di:
Luciano Gallo, Dall’Unione dei Comuni all’area metropolitana del Vento centrale
Adriana  Vigneri, Governare aree metropolitane complesse
Giancarlo Corò, La città metropolitana come fattore di sviluppo regionale: un confronto internazionale
Michelangeo Savino, Trasformazioni insediative e governo del territorio: il Veneto centrale

 

Pubblicazioni:

(2017) Messina P., Le politiche di riordino territoriale come strategia di sviluppo regionale? I casi di Italia e Francia a confronto, “Istituzioni del federalismo, n.4″. Articolo Pdf

(2017) Messina P., Riforme istituzionali e governo dell’area vasta come strategia di sviluppo del territorio. pp.21-29. «Economia e società regionale. Oltre il ponte», ISSN:1827-2479 vol. 1 (XXXV)

(2017) Messina P., La metropolización como estrategiade desarrollo: ¿ciudad o área metropolitana? El caso de Venecia. pp.45-69. In UMBRALES – ISSN:1994-4543 vol. 32.

(2017) Savino M. (a cura di), Governare il territorio in Veneto, Padova, Cleup.

(2016) Messina P. et al., Politiche e istituzioni per lo sviluppo del territorio. Il caso del Veneto, Padova, Padova University Press.

(2016) Vigneri A., La Città metropolitana nella legge Delrio. Il caso di Venezia, in P. Messina P. et al., Politiche e istituzioni per lo sviluppo del territorio. Il caso del Veneto, Padova, Padova University Press, pp. 177-2007.

(2016), Savino M., «Cosa c’è dopo la “città diffusa”? Alcune domande», in Piazzini M., Pugnaloni F. (a cura di), Discorsi sulla città. Zibaldone contemporaneo, Quodlibet, Macerata, pp. 169-174.

(2013) Messina P., La questione metropolitana. Il caso del Veneto, «Il Diritto della Regione», 3-4, 2012.

(2013) Messina P., Città o area metropolitana? Il caso del Veneto nel contesto europeo, «Economia e Società regionale», 1, pp. 46-63. Numero tematico (single issue): Lo sviluppo riparte dai territori, a cura di G. Corò e P. Messina.